La Corte Costituzionale si è espressa su come ottenere la cittadinanza italiana con disabilità modificando la legge e le procedure per il riconoscimento della Cittadinanza Italiana relativamente al requisito sulla necessaria conoscenza della lingua italiana di livello B1, per i richiedenti la cittadinanza.
Fino a poco tempo fa, per diventare cittadini italiani tramite matrimonio o naturalizzazione, serviva dimostrare la conoscenza della lingua italiana almeno a livello B1. Ma cosa succedeva a chi, per problemi di salute, non poteva imparare l’italiano?
La Corte Costituzionale ha detto stop a questa ingiustizia con la sentenza sul riconoscimento della cittadinanza per i disabili, che ha cambiato le regole per chi ha disabilità cognitive o fisiche gravi.
La Corte Costituzionale elimina per il disabili il test linguistico B1 per ottenere la cittadinanza italiana
Fino ad oggi, la legge sulla cittadinanza italiana non faceva eccezioni: chi non poteva dimostrare di conoscere l’italiano, anche per motivi di salute, si vedeva rifiutare la domanda. Tuttavia, secondo la Corte Costituzionale, si trattava di una norma che violava il principio di uguaglianza (Art. 3 della Costituzione), perché trattava in modo identico persone in situazioni molto diverse. Grazie alla sentenza N. 25/2025, chi ha una disabilità certificata che impedisce l’apprendimento della lingua italiana, può richiedere la cittadinanza senza dover superare il test linguistico.
Le argomentazioni della Corte Costituzionale
Violazione del principio di uguaglianza (Art. 3 Cost.)
Secondo la Corte, la norma trattava in modo uguale situazioni diverse, imponendo un obbligo inesigibile a chi, per problemi di salute certificati, non poteva imparare l’italiano. Questo creava una disparità di trattamento tra chi poteva apprendere la lingua e chi, per cause di forza maggiore, non poteva farlo. Il principio di eguaglianza formale e sostanziale richiede che chi è in condizioni di svantaggio abbia una disciplina specifica, che non lo penalizzi rispetto agli altri. Per questo motivo, la Corte ha stabilito che le persone con disabilità certificate devono essere esentate dal test di lingua per ottenere la cittadinanza.
Principio di ragionevolezza e il principio “ad impossibilia nemo tenetur”
Un altro punto fondamentale riguarda la ragionevolezza della norma. Immaginare di imporre a qualcuno di superare un test che è oggettivamente impossibile da affrontare è una richiesta assurda! Per questo motivo, la Corte ha stabilito che imporre un obbligo impossibile da adempiere equivale a una violazione del principio di ragionevolezza e che le persone con disabilità gravi devono essere esonerate dal requisito linguistico.
Conformità al Diritto Internazionale
La Corte ha anche sottolineato che la normativa italiana sul riconoscimento della cittadinanza italiana doveva allinearsi agli standard internazionali. Infatti, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità impone agli Stati di garantire l’accesso alla cittadinanza senza discriminazioni. La Corte ha evidenziato che il diritto alla cittadinanza non può essere negato a causa di una disabilità, come stabilito dall’articolo 18 della Convenzione ONU. Tuttavia, ha ritenuto inammissibile il riferimento all’art. 10 Cost., affermando che la questione andava valutata nell’ambito dell’art. 117 Cost., che riguarda il rispetto degli obblighi internazionali da parte dello Stato italiano.
Ecco chi può ottenere la Cittadinanza senza il test sulla lingua Italiana
Ora veniamo al punto chiave: chi è esente dal test di lingua italiana per la cittadinanza? Secondo la nuova sentenza, possono ottenere la cittadinanza senza il requisito linguistico:
- Persone con disabilità cognitive gravi che impediscono l’apprendimento della lingua italiana;
- Chi ha patologie certificate che limitano la capacità di apprendere nuove lingue;
- Anziani con difficoltà di apprendimento comprovate da un medico
L’esenzione sarà basata su una certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica, proprio come avviene già per il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Se ti riconosci in una di queste categorie, puoi finalmente presentare domanda di cittadinanza senza dover dimostrare la conoscenza dell’italiano!
Implicazioni giuridiche della sentenza
1. Modifica della Normativa sulla Cittadinanza
Dopo questa pronuncia, il legislatore dovrà introdurre una clausola di esenzione per le persone con disabilità gravi, simile a quella prevista per il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Le Prefetture e il Ministero dell’Interno dovranno aggiornare le procedure di richiesta di cittadinanza, per garantire l’esenzione a chi ne ha diritto.
2. Effetti sui Procedimenti Giudiziari e Amministrativi
Chi si è visto negare la cittadinanza potrà chiedere una revisione del proprio caso alla luce della nuova sentenza. Questo significa che molti stranieri con disabilità gravi avranno ora accesso alla cittadinanza italiana, cosa che prima era impossibile. Le amministrazioni pubbliche dovranno aggiornare i loro regolamenti per non incorrere in nuove violazioni del principio di uguaglianza.
3. Rafforzamento della Tutela per le Persone con Disabilità
Questa sentenza è un enorme passo avanti per la tutela dei diritti delle persone con disabilità in Italia. Il riconoscimento della cittadinanza non può essere negato a chi è parte della società italiana, ma ha una disabilità che gli impedisce di imparare la lingua.
Ecco come funziona il nuovo iter per ottenere la Cittadinanza Italiana per Disabili
Ecco cosa fare per ottenere la cittadinanza senza il test di italiano:
- Verifica se rientri nei criteri di esenzione (disabilità certificata, difficoltà cognitive o patologie gravi).
- Ottieni un certificato medico da una struttura pubblica (ASL, INPS, medico convenzionato).
- Presenta la domanda di cittadinanza italiana senza dover allegare il certificato linguistico.
Se hai già fatto domanda e ti è stata rifiutata per mancanza della conoscenza dell’italiano, puoi chiedere la revisione del tuo caso alla luce della nuova sentenza.
Un passo avanti per la giustizia e l’inclusione
Questa sentenza ha finalmente eliminato una discriminazione che penalizzava chi, per motivi di salute, non poteva imparare l’italiano. Ora ottenere la cittadinanza italiana per stranieri con disabilità è più accessibile e questo significa più diritti per tutti!
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