Aggiornamento Novembre 2024
Cittadinanza Italiana via Giudiziale
Il diritto italiano riconosce la tutela degli interessi legittimi con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale e dei diritti soggettivi con il ricorso al Tribunale civile. Sai già che la cittadinanza italiana si trasmette per discendenza oppure si può acquistare a determinate condizioni che puoi leggere qui.
Alle condizioni già previste, si aggiunge la novità positiva che per il riconoscimento della cittadinanza per discendenza. Adesso, infatti, non è più necessario recarsi in Italia. Il procedimento può essere aperto per via giudiziale davanti ad un Tribunale in Italia, senza che il discendente da avo italiano si posti dal suo paese di residenza.
I requisiti per il riconoscimento della cittadinanza italiana
La trasmissione per discendenza della cittadinanza italiana, interessa anche gli stranieri discendenti da un cittadino italiano emigrato in un paese straniero dopo il 1861. Per ottenere la Cittadinanza italiana iure sanguinis bisogna dimostrare al consolato di avere una discendenza ininterrotta da un cittadino italiano emigrato (ininterrotta discendenza), producendo i documenti richiesti (documenti richiesti per riconoscimento cittadinanza iure sanguinis). Hai diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana e al passaporto iure sanguinis, se l’avo emigrato dal quale discendi (uomo o donna) ha generato discendenza mentre era ancora cittadino italiano. Tra l’altro adesso è più facile inoltrare la richiesta di cittadinanza italiana iure sanguinis, dopo la sentenza della Corte di Cassazione Italiana che ha rivoluzionato le procedure per il riconoscimento del diritto alla cittadinanza dei cittadini stranieri di ceppo italiano
La nuova sentenza sulla cittadinanza italiana per discendenza
Le recenti modifiche interpretative introdotte dalla Corte di Cassazione e recepite nella circolare n. 43347 del 3 ottobre 2024 rappresentano un punto di svolta per i discendenti di emigrati italiani che cercano di ottenere la cittadinanza italiana per discendenza (iure sanguinis). Questa nuova interpretazione della Legge 555 del 1912 chiarisce le condizioni in cui la trasmissione della cittadinanza italiana può essere interrotta e, in alcuni casi, ripristinata.
Secondo le linee guida aggiornate, un cittadino italiano che ha perso la cittadinanza a causa della naturalizzazione in un altro paese trasferisce questa perdita anche ai figli minorenni conviventi. Questo principio si applica anche ai figli nati in paesi come gli Stati Uniti, dove il diritto del suolo (jus soli) garantisce la cittadinanza locale alla nascita. Tuttavia, se l’antenato che ha perso la cittadinanza italiana l’ha successivamente riacquisita al raggiungimento della maggiore età, il diritto alla trasmissione della cittadinanza può essere ripristinato, purché ciò avvenga prima della nascita del discendente diretto.
Questa nuova interpretazione è particolarmente rilevante per i casi presentati nei tribunali italiani, dove i giudici possono ora riconoscere il diritto alla cittadinanza anche per situazioni complesse.
Il problema dei tempi di attesa delle waiting list, liste di cittadinanza richiesta ai consolati italiani e la cittadinanza italiana
I consolati italiani predispongono delle liste di attesa per le richieste di cittadinanza per discendenza iure Sanguinis. Gli aventi diritto possono presentare la domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana all’ambasciata o al consolato italiano del proprio paese di residenza, i cui uffici si occuperanno delle verifiche e procedure necessarie per il rilascio della cittadinanza.
Ma dal 2001 questa procedura è sempre più difficile. Le liste d’attesa risalgono fino al 2005. Gli avvocati e gli studi legali per la tutela del diritto di cittadinanza e all’immigrazione hanno da tempo elaborato strategie per la tutela del diritto alla cittadinanza Iure Sanguinis. Per legge, l’Amministrazione Italiana è tenuta a rispondere entro 2 anni a chi presenta la domanda, avendo un interesse legittimo ad avere riconosciuto un diritto soggettivo di cui gode. Inoltre, la tendenza dei consolati è quella di non permettere il deposito delle istanze, nonostante il diritto a presentarle
La ricostruzione della Cittadinanza Italiana per via Giudiziale
Il ricorso al Tribunale è di 2 tipi. Fino al 1948 la cittadinanza italiana si trasmetteva solo per via paterna. Quindi se, per esempio, l’avo emigrato ha generato una figlia, che a sua volta ha contratto matrimonio con un cittadino di un altro paese prima del 1948 (Brasile, Argentina, Stati Uniti, Canada, Australia), i suoi discendenti non sono riconosciuti Cittadini italiani. Tuttavia, nel 1948 la Costituzione italiana ha riconosciuto alle donne gli stessi diritti degli uomini. Quindi, adesso è possibile ricostruire la discendenza della cittadinanza da parte della madre per via giudiziale, anche prima del 1948. In questo caso è necessario il ricorso al Tribunale ordinario civile di Roma.
Il ricorso al Tribunale in tutti gli altri casi di richiesta di Cittadinanza non concessa per via amministrativa
Il ricorso al Tribunale è previsto anche per ottenere il diritto soggettivo alla cittadinanza per discendenza e quindi superare le lungaggini burocratiche dei consolati. Inoltre, nel ricorso per la cittadinanza in Tribunale possono essere coinvolti i parenti cui è riconosciuto lo stesso diritto con un solo procedimento.
La richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana per via giudiziale al Tribunale civile in Italia
Abbiamo già detto che per la ricostruzione della discendenza per via materna prima del 1948 è necessario rivolgersi al Tribunale civile di Roma. Ma si può ricorrere al Tribunale civile di Roma in altre 3 occasioni
- Quando si può dimostrare che in base al numero di domanda che il Consolato è arrivato a trattare per avere riconosciuta la cittadinanza, si dovrebbero ancora attendere molto più di 2 anni.
- Quando si può dimostrare che il consolato non ha accolto la domanda per l’inserimento in lista d’attesa
- Quando è stato rifiutato il riconoscimento della cittadinanza italiana
Un’altra modo di ricorre alla via giudiziale è per la tutela dell’interesse legittimo, per la violazione del termine dei 2 anni dalla presentazione della domanda o per illegittimo rifiuto. In questo caso il ricorso è presentato al davanti al Tribunale Amministrativo Regionale TAR Lazio.
Diventare cittadino italiano iure sanguinis in Italia
Se si è in possesso dei requisiti richiesti per ottenere un visto di ingresso, o se si può accedere in Italia senza visto per un periodo di 90 giorni la cittadinanza si può richiedere direttamente in Italia, presentando la documentazione necessaria e quindi facendo istanza di cambio di residenza. Infatti, la domanda di riconoscimento della cittadinanza dà diritto ad ottenere il permesso di soggiorno per risiedere in Italia.
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Domande frequenti sulla cittadinanza italiana via giudiziale:
Chi può richiedere la cittadinanza italiana via giudiziale?
La cittadinanza italiana via giudiziale può essere richiesta dai discendenti di cittadini italiani che sono emigrati dopo il 1861, quando la domanda di cittadinanza è respinta o quando il consolato impiega troppo tempo per rispondere alla richiesta.
Quali documenti sono necessari per la richiesta della cittadinanza italiana iure sanguinis?
È necessario dimostrare la discendenza ininterrotta da cittadino italiano, fornendo documenti che attestino la cittadinanza italiana dell’avo e i successivi atti di nascita, matrimonio e morte dei discendenti.
Come funziona la procedura di cittadinanza italiana via giudiziale?
La procedura può essere avviata senza doversi recare in Italia, presentando un ricorso presso il Tribunale civile di Roma o il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il riconoscimento dei diritti soggettivi o degli interessi legittimi.
Quali sono i tempi di attesa per ottenere la cittadinanza italiana?
I tempi di attesa possono variare. Le liste d’attesa ai consolati possono essere molto lunghe, arrivando anche a 10 anni. Tuttavia, la legge prevede che l’Amministrazione italiana risponda entro 2 anni dalla presentazione della domanda. Con il ricorso in Tribunale i tempi sono molto più veloci
È possibile ottenere la cittadinanza italiana per discenda dalla madre?
Sì, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 1948, è possibile ricostruire la cittadinanza italiana per via materna anche per discendenze risalenti a prima del 1948. Questo può essere fatto tramite ricorso al Tribunale civile di Roma.