La Stabilizzazione dei Precari è un tema che ha ripreso vigore nelle ultime settimane con il decreto Decreto sostegni e il Patto per la Scuola siglato dal Governo e dai Sindacati. Nel Decreto Sostegni-bis’, infatti, è contenuta la procedura straordinaria per eliminare il lavoro precario nella scuola per docenti che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio.
Gli esclusi dalla stabilizzazione. I precari storici
Tuttavia, restano ancora esclusi quei precari storici che pur avendo uno dei requisiti per la stabilizzazione previsti dalla Legge Madia, ovvero 36 mesi di servizio, non hanno abilitazione. Potrebbe essere questo uno dei motivi per cambiare definitivamente la condizione lavorativa di incertezza che per molti dipendenti si protrae da molto tempo
Le amministrazioni pubbliche nelle quali è presente lavoro precario
La stabilizzazione dei precari non riguarda solo la scuola. In diversi settori della pubblica amministrazione è presente personale assunto con contratti a tempo determinato che sono stati prorogati di anno in anno per molto tempo. Un settore in cui esistono molti precari è quello infermieristico. Un altro sono gli enti locali, Comuni ed ex province oggi Città Metropolitane nei quali è ancora presente personale LSU. Un altro settore della P.A. in cui sono presenti precari sono le Forze Armate.
La Legge Madia per la stabilizzazione del precariato storico
Per molti precari storici il sogno di essere stabilizzati con un contratto a tempo indeterminato è diventato realtà grazie alla Legge Madia. Dal 2018 ad oggi i precari della P.A. sono stati quasi tutti assorbiti dalle procedure di reclutamento e stabilizzazione previste dalla Legge Madia. Tuttavia, persistono sacche di precariato che non è stato ancora assorbito. Il 20 Marzo 2021 il Dipartimento della Funzione Pubblica ha emanato l’avviso per le procedure di stabilizzazione degli LSU.
Tra l’altro, in alcuni casi si sono già svolti con successo ricorsi contro le procedure di stabilizzazione del personale negli enti locali che hanno escluso gli LSU come nel caso del Comune di Corleone. Un altro settore di riferimento dei precari ormai storici è quello dei Ricercatori Universitari. Al riguardo, ci sono in atto delle proposte che riguardano la riforma del reclutamento del personale accademico e il 3 Giugno 2021 è atteso il pronunciamento della CEDU adita con Ricorso, proprio per rivendicare l’accesso alle procedure di stabilizzazione dei ricercatori universitari dalle quali sono rimasti esclusi al contrario dei loro colleghi degli enti pubblici di ricerca. Ma nonostante questo, gli EPR, Enti Pubblici di Ricerca tra i quali il CNR, sono soggetti alle richieste per la restituire il diritto alla stabilizzazione anche per i nuovi precari esclusi perché non hanno l’anzianità necessaria per la stabilizzazione.
Ecco come eliminare il bacino dei precari
Il bacino dei precari è alimentato costantemente da alcuni deficit strutturali endemici della P.A., come per esempio quello del reclutamento del personale accademico universitario o per il turn over del personale infermieristico che si sposta continuamente dalle aziende sanitarie del nord a quelle del sud. Il diritto del personale precario della P.A. di essere stabilizzato è maturato nel 2018 con la Legge Madia.
I requisiti per la stabilizzazione previsti dalla Legge Madia
Occorre ribadire che la Legge Madia ha stabilito i requisiti previsti per eliminare il bacino dei precari storici della P.A che sono:
- Hai prestato negli ultimi 8 anni, ed entro il 31 dicembre 2017, almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativo, presso una pubblica amministrazione;
- Possiedi la titolarità di un contratto di lavoro a tempo determinato dopo il 28 agosto 2015;
- Hai superato come vincitore o come idoneo, una procedura concorsuale e sei stato assunto dalla relativa graduatoria con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’assunzione.
Inoltre, proprio per fare in modo che nessuno fosse escluso dalle lente procedure applicate dagli apparati burocratici degli Enti Pubblici, le procedure per la stabilizzazione che avrebbero dovuto concludersi a dicembre 2020, sono state estese fino a dicembre 2021
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