Le norme per la stabilizzazione del personale precario sanitario previste dal Decreto Madia non sono le uniche alle quali attingere per giustificare un ricorso di fronte al Giudice Amministrativo.
La premessa per un ricorso per la stabilizzazione dei precari del personale sanitario
Il Decreto Madia prevede alcune deroghe supplementari per chi degli aventi diritto del personale precario sanitario volesse procedere con un ricorso per ottenere un contratto di lavoro a tempo determinato nel settore della sanità.
Non tutti sanno che per il personale medico, il personale tecnico-professionale ed il personale infermieristico, oltre a quanto previsto dal Decreto Madia, continuano a trovare applicazione le disposizioni introdotte nel 2016 con la Legge di stabilità. Detta Legge aveva già introdotto una apposita disciplina per la regolarizzazione a tempo indeterminato dei contratti di lavoro precario del personale del Servizio Sanitario Nazionale.
Sussistono, inoltre, casi come quello del TAR Abruzzo che con la sentenza del TAR Abruzzo del 26 Settembre 2018 ha dato ragione ai ricorrenti precari fisioterapisti dell’ASL di Teramo, che avevano contestato la decisione di non assumere gli 11 Fisioterapisti precari ricorrenti in possesso dei requisiti previsti dall’art.20 del Decreto Madia
Il TAR ha ordinato l’immediata assunzione diretta e la stabilizzazione del personale sanitario precario assunto a suo tempo con una procedura selettiva e una graduatoria giudicate idonee dal Giudice Amministrativo. La Asl metteva in discussione la modalità di reclutamento del personale, perché sosteneva che non era stata fatta la procedura concorsuale. Il bando di concorso per l’assunzione, infatti, era stato pubblicato solo sull’Albo Pretorio e non in Gazzetta Ufficiale. Ma il Tar ha eccepito che comunque va considerata una selezione e il difetto di pubblicazione non inficia l’atto che riconosce ai precari, il diritto alla stabilizzazione ai sensi dell’art. 20 del Decreto Madia
La sentenza del TAR ha anche disposto l’annullamento di tutti gli atti successivi e, quindi, anche del successivo concorso che l’Asl aveva nel frattempo bandito con una riserva del 50% a favore dei precari.
La norme per la stabilizzazione del personale precario sanitario del 2015.
Già nel 2015 l’art. 1, comma 543, della L. 208/2015, stabiliva per i precari del servizio sanitario nazionale l’espletamento di una procedura concorsuale riservata, per coloro che erano stati assunti attingendo da una graduatoria concorsuale. Con riguardo a tali procedure poi previste anche dall’art.20 del Decreto Madia, devono essere indette entro il prossimo 31 dicembre 2018, con l’onere di concluderle comunque entro il 31 dicembre 2019.
Dalla somma delle diverse norme, si evince che le procedure di accesso alla stabilizzazione del personale precario sanitario sono quattro:
- 2 riguardano la stabilizzazione diretta
- 2 i concorsi con riserva
Il personale infermieristico e quello tecnico-professionale, inoltre, possono accedere alle procedure di stabilizzazione anche quando hanno maturato i 36 mesi di servizio necessari lavorando presso diverse amministrazioni del servizio sanitario nazionale.
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