La sentenza n. 4/2024 della Corte Costituzionale italiana rappresenta un punto di svolta significativo per i dipendenti pubblici dei Ministeri in pensione da meno di 5 anni o ancora in servizio che adesso, come in altri casi di ricorsi pensionistici, hanno la possibilità di rivendicare arretrati salariali di 34 anni fa legati alla Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA). Questa decisione si basa sull’invalidazione dell’articolo 51, comma 3, della legge finanziaria del 2001 (legge n. 388/2000), che limitava retroattivamente le maggiorazioni salariali riconosciute all’anzianità di servizio per il triennio 1991-1993, riservandole solo ai dipendenti con requisiti maturati fino al 1990. Il contesto risale al 1990, quando il blocco dell’incremento salariale basato sull’anzianità fu introdotto per i dipendenti pubblici dei Ministeri, determinando un cambiamento radicale nel panorama del pubblico impiego. Tale blocco, combinato con la privatizzazione del rapporto di pubblico impiego nel 1993, apre adesso la strada a numerosi ricorsi legali da parte dei dipendenti. Nel 2001, infatti, la Legge Finanziaria escluse il diritto alla maggiorazione RIA per il periodo 1991-1993 ed è questa la norma annullata dalla Corte Costituzionale, che ha evidenziato il principio di irretroattività delle leggi secondo cui una nuova legge, non può agire retroattivamente influendo su situazioni giuridiche già consolidate
Le categorie di dipendenti che possono fare ricorso: dipendenti pubblici ancora in servizio e dipendenti pubblici in pensione da meno di 5 anni
Non è la prima volta che la Corte Costituzionale interviene per il riconoscimento negato di diritti acquisiti da dipendenti pubblici in pensione. Anche nel caso dei dipendenti pubblici delle forze di Polizia, delle forze armate e del personale militare in pensione dal 2016 in poi spetta il ricalcolo della pensione sulla base del diritto agli arretrati e all’aumento di stipendio. Per il riconoscimento della Retribuzione Individuale di Anzianità, tuttavia, seppure la sentenza è intervenuta dopo 34 anni ed anche se la Corte Costituzionale ha ribadito il principio con il quale i dipendenti pubblici dei Ministeri hanno diritto alle somme RIA, va comunque sottolineato che questa decisione non comporta il pagamento automatico degli arretrati.
Il ricorso RIA e la necessaria valutazione caso per caso
Non tutti i dipendenti ministeriali potranno presentare ricorso per ottenere gli arretrati che gli spettano. Le categorie che immediatamente possono fare ricorso sono:
- i dipendenti dei ministeri ancora in servizio;
- i dipendenti dei ministeri che sono andati in pensione da meno di 5 anni.
È opportuno sottolineare che per chi possiede i 2 requisiti, il diritto al riconoscimento delle somme RIA non è prescritto e quindi, si può fare ricorso anche se non è mai presentata la lettera di interruzione dei termini.
L’ammontare delle somme di Retribuzione Individuale di Anzianità spettanti con il ricorso
A suo tempo, il D.P.R. 17 gennaio 1990, n. 44, relativo al riconoscimento della Retribuzione Individuale di Anzianità dei dipendenti dei Ministeri, aveva previsto che “a far data dal 1 gennaio 90, al personale che abbia acquisito esperienza professionale con almeno cinque anni di effettivo servizio o maturato nell’arco della vigenza contrattuale, è riconosciuta una maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità nelle misure annue lorde:
- prima, seconda e terza qualifica funzionale £. 300.000;
- quarta, quinta e sesta qualifica funzionale £. 400.000;
- settima, ottava e nona qualifica funzionale £. 500.000″.
Inoltre aggiungeva che “le misure delle maggiorazioni di cui sopra e con le stesse decorrenze sono raddoppiate e quadruplicate nei confronti del personale che, nell’arco della vigenza contrattuale, abbia o maturi, rispettivamente, 10 o 20 anni di servizio previo riassorbimento delle precedenti maggiorazioni”. In quest’ultimo caso le somme da recuperare sono molto più alte di quelle indicate nell’articolo che la Corte Costituzionale ha riconosciuto legittimo. Per inoltrare il ricorso compila il modulo di contatto con i dati e la richiesta di rimborso RIA. Ti contatteremo al più presto fornendoti i costi da affrontare per il ricorso RIA
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