L’aumento dell’immigrazione in Italia ha portato negli ultimi anni ad un incremento delle nascite di bambini stranieri. Molti di loro, una volta divenuti maggiorenni, possono ottenere la cittadinanza del paese in cui sono cresciuti e si sono formati. L’acquisizione della cittadinanza italiana, quindi, rappresenta il momento conclusivo del percorso di integrazione di questi giovani che sono parte della nostra società.
I requisiti previsti dalla legge per richiedere la cittadinanza italiana
La legge prevede la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana per i figli di immigrati nati in Italia che vi abbiano risieduto legalmente e senza interruzioni fino alla maggiore età. I requisiti fondamentali per richiedere la cittadinanza italiana sono:
- Essere nati in Italia
- Avervi risieduto legalmente e ininterrottamente fino ai 18 anni
- Aver frequentato un ciclo scolastico in Italia
- Presentare richiesta prima del compimento dei 19 anni
L’importanza di una regolare presenza in Italia per essere riconosciuti cittadini italiani
Affinché il figlio di un immigrato con regolare permesso di soggiorno in Italia possa essere riconosciuto cittadino italiano, deve dimostrare di aver sempre posseduto un permesso di soggiorno fin dalla nascita, con conseguente registrazione all’anagrafe comunale. Dopo i 18 anni e prima dei 19 deve presentare con relativa documentazione al Comune di residenza, la dichiarazione di volontà di ottenere la cittadinanza.
Diritto alla cittadinanza anche con ritardi nella registrazione
La Corte di Cassazione ha stabilito che eventuali ritardi nella registrazione anagrafica del minore non ne pregiudicano il diritto alla cittadinanza. Infatti, la Corte ha stabilito il principio di residenza rilevante ai fini del riconoscimento della cittadinanza in favore del richiedente nato in Italia da stranieri, che si fonda sul criterio della effettività. Ovvero è prevalente il principio secondo il quale il richiedente deve essere effettivamente stato residente in Italia dalla nascita, a prescindere dalla regolare iscrizione nel permesso di soggiorno dei genitori al momento della nascita. In sintesi è sufficiente dimostrare la presenza effettiva in Italia con altri documenti (vaccinazioni, certificati medici ecc.). L’iscrizione anagrafica deve comunque essere ricollegabile alla nascita, regolarmente registrata in Italia. Anche brevi interruzioni nel permesso di soggiorno possono essere sanate con documentazione di presenza sul territorio (certificati scolastici o medici).
L’assistenza di un esperto per la richiesta di cittadinanza italiana. I documenti da presentare e come sanare le irregolarità
Per presentare correttamente la domanda ed evitare il rischio di rigetto, in questi casi è consigliabile rivolgersi ad un avvocato esperto in diritto all’immigrazione e procedure di riconoscimento della cittadinanza italiana. Lo studio legale Damiani & Damiani offre assistenza specifica per la richiesta di cittadinanza italiana per i figli di immigrati nati in Italia.
I documenti necessari per richiedere la cittadinanza italiana per parentela
Per ottenere la cittadinanza italiana alla maggiore età, il figlio di immigrati nato in Italia deve presentare questi documenti fondamentali:
- Atto di nascita: serve a dimostrare che è effettivamente nato in territorio italiano. L’atto deve essere richiesto al Comune dove è avvenuta la nascita.
- Permessi di soggiorno: copia di tutti i permessi di soggiorno dei genitori in cui il minore risulti regolarmente iscritto. Dimostra la continuità della presenza legale in Italia.
- Certificato di residenza: deve coprire l’intero periodo di permanenza in Italia fino al 18° anno di età. Va richiesto all’anagrafe del Comune.
- Documento d’identità valido: carta d’identità o passaporto in corso di validità, che attesti le generalità complete del richiedente.
- Codice fiscale: rilasciato dall’Agenzia delle Entrate al momento della nascita.
- Dichiarazione di volontà: va presentata al Comune prima del 19° compleanno. Esprime la richiesta formale di voler ottenere la cittadinanza italiana.
- Marca da bollo: necessaria per perfezionare la domanda. Attualmente ha un costo di 16€.
Raccogliere per tempo tutta questa documentazione, verificandone completezza e validità, è fondamentale per avviare l’iter di richiesta.
Come sanare eventuali irregolarità
Può accadere che durante l’infanzia e l’adolescenza in Italia si verifichino alcune irregolarità burocratiche che rischiano di pregiudicare l’ottenimento della cittadinanza. Ad esempio, il ritardo nell’iscrizione all’anagrafe comunale o brevi interruzioni nel permesso di soggiorno dei genitori. Ecco quali sono e come sanarle:
- Iscrizione anagrafica tardiva: è sufficiente dimostrare con altri documenti (certificati medici, vaccinazioni ecc.) la presenza effettiva in Italia prima della registrazione all’anagrafe
- Interruzioni nel permesso di soggiorno: vanno colmate presentando certificati di frequenza scolastica o altre certificazioni che attestino la presenza sul territorio italiano nel periodo scoperto dal permesso di soggiorno
- Mancata iscrizione del minore sul permesso dei genitori: si può integrare con i certificati anagrafici che dimostrino la convivenza dei genitori con il minore in Italia.
Con un’adeguata documentazione integrativa, quindi, è possibile dimostrare la continuità della presenza nonostante alcune lacune burocratiche, senza pregiudicare l’esito della domanda di cittadinanza. Tuttavia è consigliabile rivolgersi ad un avvocato esperto per essere guidati nel percorso più adeguato.
Rivolgiti al nostro studio legale internazionale esperto per il riconoscimento della cittadinanza italiana per parentela fino al secondo grado ascendente, ovvero per i figli degli immigrati regolarmente residenti in Italia
People also ask: Ecco le risposte alle domande sulla richiesta di cittadinanza italiana per parentela:
D – A che età posso richiedere la cittadinanza italiana se sono figlio di immigrati?
R – Se sei nato in Italia da genitori stranieri, puoi fare richiesta per ottenere la cittadinanza italiana tra i 18 e i 19 anni. La legge prevede che si debba presentare la dichiarazione di volontà al Comune di residenza prima del compimento del 19° anno di età. In ogni caso, il diritto a chiedere e ottenere la cittadinanza non può essere pregiudicato ed è valido anche dopo i 19 anni.
D – Cosa succede se non sono stato registrato subito all’anagrafe dai miei genitori stranieri?
R – Anche se non sei stato registrato subito all’anagrafe, puoi comunque ottenere la cittadinanza italiana. Secondo la giurisprudenza eventuali ritardi o omissioni nella registrazione anagrafica durante l’infanzia non pregiudicano il diritto alla cittadinanza, se riesci a dimostrare la presenza continuativa in Italia con altri documenti (certificati sanitari, di vaccinazione, scolastici ecc.).
D – Devo rivolgermi ad un avvocato per fare domanda di cittadinanza italiana?
R – Non è obbligatorio rivolgersi ad un avvocato, ma è molto consigliabile per essere assistiti nella procedura e presentare correttamente tutta la documentazione necessaria, evitando errori che potrebbero causare il rigetto della domanda. Un legale esperto in diritto all’immigrazione saprà guidarti nell’iter più adeguato al tuo caso specifico.