IL 5 Giugno scorso il Tar del Lazio ha rinviato pregiudizialmente alla Corte di Giustizia Europea – CGUE – il caso del ricercatore a tempo determinato di tipo A, che per primo ha richiesto la stabilizzazione all’Università di appartenenza di Roma Tre, subito dopo aver ottenuto il rinnovo biennale del rapporto di lavoro (Ordinanza del TAR Lazio sul ricorso numero di registro generale 12242 del 2017). Adesso (Gennaio 2020) l’aggiornamento è relativo al fatto che per i Ricercatori precari, anche il Consiglio di Stato ha rimesso il Ricorso alla Corte di Giustizia Europea.
Il Consiglio di Stato, su ricorso di alcuni ricercatori precari di Perugia, ha rimesso alla Corte di Giustizia Europea cinque questioni pregiudiziali di interpretazione della c.d. legge Gelmini, nella parte in cui essa precarizza strutturalmente la figura del ricercatore universitario.
Questo significa che dopo il TAR LAZIO, anche il Consiglio di Stato ritiene opportuno chiamare l’Alta Corte di Giustizia Europea a pronunciasi su una norma ritenuta evidentemente non conforme al Diritto Europeo per quel che riguarda i contratti di lavoro a tempo determinato dei ricercatori universitari.
La decisione della Corte di Giustizia potrebbe finalmente dare giustizia alla categoria esclusa da ogni meccanismo di stabilizzazione e che ha reso precario lo scenario della ricerca universitaria e accademica in Italia.
Istanza e Ricorso al TAR per ottenere la stabilizzazione del contratto di ricercatore universitario di tipo A/B
In forza di quest’atto ulteriore, il ricercatore universitario che possiede i requisiti richiesti che elencheremo sotto, può presentare l’istanza di ricorso al TAR Lazio per la stabilizzazione del proprio contratto di Ricercatore di Tipo A/B, perché è certo l’abuso relativo alla reiterazione del contratto da parte degli Atenei e sanzionato dall’UE.
Lo Studio Legale Damiani&Damiani, pertanto, si prefigge di rivendicare i diritti dei ricercatori universitari precari comunque lesi da parte degli Atenei, specie per chi ha goduto di Assegni di Ricerca prima di ottenere il contratto a termine ex Legge Gelmini. L’adesione al Ricorso scade a Marzo 2020.
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Elenco dei requisiti e tipo di istanza di adesione al ricorso per la stabilizzazione dei ricercatori a tempo determinato di tipo A e B:
- Ricercatori a Tempo Determinato di tipo A e B con 36 mesi di contratto e soggetti a rinnovo;
- Ricercatori a Tempo Determinato A e B con 36 mesi di servizio in attesa di rinnovo;
- Ricercatori a Tempo Determinato A e B con il contratto triennale in essere;
- Ricercatori a Tempo Determinato di tipo A e B che abbiano maturato, al 31 dicembre 2017 almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.
Tipo di ricorso:
- Collettivo soltanto per coloro che presentano condizioni contrattuali identiche o simili anche in diversi atenei;
- Individuale per tutti gli altri.
SI. SONO INTERESSATO AD ADERIRE AL RICORSO PER LA STABILIZZAZIONE DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO PRECARI DELL’UNIVERSITÀ ENTRO E NON OLTRE MARZO 2020
La legge n 240 Madia concede la finestra per la stabilizzazione dei precari degli enti pubblici fino al compimento dell’anno 2020
Modalità di presentazione dell’istanza di stabilizzazione dei ricercatori universitari a tempo
Prima di aderire al ricorso per diventare ricercatore a tempo indeterminato bisogna inviare al proprio ateneo una lettera con la richiesta di istanza di stabilizzazione. Trascorsi 30 giorni si può procedere alla presentazione del ricorso al silenzio o al diniego della richiesta da parte dell’Università italiana di appartenenza. Bisogna cogliere al volo l’occasione. LA FINESTRA PER OTTENERE LA STABILIZZAZIONE SI CHIUDE NEL 2020.
Lo studio legale Damiani&Damiani fornisce tutta l’assistenza necessaria per presentare il ricorso al TAR e alla CGUE dopo aver inviato una email a info@damianianddamiani con le seguenti informazioni:
- Dati Anagrafici;
- Ricostruzione di carriera;
- Tipologia contrattuale attuale;
- Ultima tipologia contrattuale svolta;
- Contatto telefonico.
L’invio della e.mail non comporta nessun obbligo da parte del mittente. Lo studio legale vi ricontatta per:
- confermare l’adesione;
- fornire la scheda informativa;
- fornire il modello di istanza da compilare per l’invio all’Ateneo di appartenenza.
Costi e contributi per aderire al ricorso
Ogni ricorso al TAR prevede un contributo unificato di €325,00, da versare obbligatoriamente per coloro che hanno redditi superiori a €34.481,46. Tutti gli altri godono dell’esonero. Per il ricorso collettivo l’eventuale contributo unificato sarà unico e suddiviso per tutti gli aderenti. Dopo l’adesione e la valutazione sulla fattibilità del ricorso eseguita dallo studio legale, saranno fornite le coordinate necessarie per effettuare il bonifico della cifra indicata.
Documenti necessari per aderire al ricorso per la stabilizzazione dei ricercatori universitari precari
- Scheda di adesione compilata e sottoscritta;
- Contratti di lavoro (contratti a tempo determinato, assegno di ricerca, ecc);
- Copia dell’istanza che bisognerà inviare alla propria università con relativa ricevuta di ritorno (se la spedizione avviene a mezzo pec sarà sufficiente la ricevuta di consegna)
- Documento di identità;
- Consenso al trattamento dei dati personali [documento da inviare agli interessati che dovranno restituire firmato].
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