Nonostante quelli attuali siano tempi in cui fare affari è più complicato rispetto al passato, l’aumento degli imprenditori stranieri che preferiscono aprire un’azienda in Italia è in saldo positivo. Il dato è relativo agli imprenditori che sono nati all’estero. Ma fare affari in Italia direttamente è solo una delle opzioni disponibili per gli imprenditori esteri. L’altra è cercare una partnership con un socio italiano oppure dotarsi di una società con la propria autonomia giuridica, ai sensi della sussistenza del Principio di Reciprocità. Un principio che sancisce il godimento dei diritti civili agli imprenditori stranieri, a condizione che gli stessi diritti siano riconosciuti dallo Stato cui appartiene l’imprenditore estero che vuole fare affari in Italia.
La forma giuridica prevalente delle imprese straniere in Italia, Agevolazioni Fiscali, Visto di Ingresso
Si tratta di dati forniti da UnionCamere. Al 31/12/2020, la maggior parte delle Imprese Straniere è registrata sotto la forma giuridica di Ditta Individuale. Tuttavia, su un totale di 631.000 imprese straniere registrate in Italia, 100.000, cioè quasi il 16% del totale, è un’impresa a Società di Capitali, mentre il 6% è una Società di Persone. Sono numeri importanti che richiedono l’assistenza di una consulenza legale per ottenere gli strumenti finanziari oppure, dove possibile, le agevolazioni fiscali ottenibili quando un imprenditore straniero vuole aprire una società in Italia o entrare in partnership con un socio italiano.
L’ingresso in Italia dell’Imprenditore estero e le agevolazioni fiscali
Dal momento che l’Italia resta un Paese nel quale fare affari conviene, anche l’imprenditore proveniente dall’estero deve avere il visto di ingresso e il permesso di poter poi soggiornare per lunghi periodi nel nostro paese. In questi casi vengono incontro le prescrizioni del diritto all’immigrazione vigente in Italia.
Visto di ingresso per investitori stranieri
Oltre alla Carta Blu, che è la richiesta di permesso di soggiorno per il lavoratore straniero altamento qualificato che volesse intraprendere un’attività imprenditoriale in proprio o svolgere le sue mansioni qualificate per conto di un datore di lavoro italiano, l’altra possibilità di ingresso in Italia per l’investitore estero è il cosiddetto investor Visa. Si tratta di un permesso di ingresso e soggiorno per investitori stranieri che vogliano fare investimenti di:
- 2 milioni€ in titoli di stato italiani mantenuti per almeno due anni.
- 500.000€ in una società di capitali esistente e operativa per almeno due anni.
- € 250.000€ di investimento in una start-up innovativa per 2 anni.
- 1 milione€ in iniziative filantropiche per supportare progetti e attività di pubblico interesse nei settori della cultura, istruzione, immigrazione, ricerca scientifica e restauro dei beni culturali.
I Benefici fiscali per lavoratori Stranieri
Attrarre investimenti dall’estero è una sistema vantaggioso per rendere competitiva l’economia in Italia. Sono infatti previste una serie di misure dedicate al regime di tassazione agevolata per imprenditori che decidono di stabilirsi in Italia. Le norme previste per le tasse agevolate valgono anche per imprenditori italiani trasferiti all’estero, che vogliano tornare a fare affari in Italia.
In linea generale, i beneficiari del regime di tassazione agevolata sono lavoratori o imprenditori stranieri che:
- Non hanno avuto la residenza in Italia nei 2 anni precedenti al trasferimento.
- Stabiliscono la nuova residenza fiscale in Italia, che deve essere mantenuta per almeno 2 anni.
- Svolgono l’attività lavorativa ( attività di lavoro dipendente o autonomo o d’impresa) prevalentemente in Italia.
Il regime di tassazione agevolato per lavoratori stranieri
Si tratta dell’agevolazione fiscale legata alla detassazione del reddito imponibile IRPEF da lavoro dipendente, autonomo o d’impresa, tassato al 30% per 5 anni o al 10% se la residenza fiscale dell’impresa è stabilita in una delle regione del sud Italia come Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna, Sicilia.
Il socio estero di società italiana
Infine, un imprenditore dall’estero può svolgere attività d’impresa e investimento diventando socio estero di società italiana. Una formula che può avere dei vantaggi per entrambi i soci, italiano e straniero. In generale un imprenditore straniero che voglia aprire una società in Italia deve accertarsi di:
- individuare un socio italiano per la sua società;
- poter essere socio straniero di società in Italia;
- avere il permesso di soggiorno per aprire la società Srl in Italia;
- poter essere amministratore della società Srl aperta in Italia;
- individuare le tasse da pagare per la società Srl in Italia;
- individuare quali leggi deve seguire il socio estero in Italia.
In sintesi, tutto quello che può fare un imprenditore straniero in Italia con la sua società o con la società da costituire è regolato dalle condizioni di reciprocità previste dai singoli paesi.
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