Ospedalità Privata. Applicazione interessi europei ritardato pagamento delle prestazioni rese in accreditamento.
Dopo anni di lotta giudiziaria lo studio legale internazionale Damiani & Damiani, ufficio di Palermo, ha ottenuto la riforma delle sentenze del Tribunale di Palermo, che non riconosceva in favore di una propria assistita che opera nel campo delle cliniche private l’applicazione degli interessi c.d. comunitari (rectius, europei) alla morosità nei pagamenti delle prestazioni rese in ragione di accreditamento al SSN.
Già da tempo, sia in sede europea, che in sede di sentenze di merito, e per ultimo anche la Suprema Corte di Cassazione, avevano riconosciuto l’applicazione dell’art. 5 del d.lgs. n. 231/2002 alle prestazioni ospedaliere rese da cliniche private in accreditamento. Tuttavia, rimanevano ancora sacche di resistenza, finalmente superate.
Il riconoscimento e l’applicazione di tale normativa permette e permetterà alle strutture private che operano nel campo della sanità e che erogano in regime di accreditamento prestazioni sanitarie ai privati, di percepire il compenso pattuito, senza vedere lo stesso falcidiato dalle anticipazioni bancarie alle quali sono costrette a ricorrere per ovviare ai ritardi nei pagamenti e, nel contempo, corrispondere quanto dovuto ai propri creditori. Ma soprattutto, il riconoscimento e l’applicazione di detti principi permette alle imprese private di poter attuare con serenità i piani preventivi di gestione e guardare al futuro con maggiore progettualità.
Il riconoscimento dell’applicabilità dell’art. 5 del d.lgs. n. 231/2002, in ossequio alla Direttiva 2000/35/CE, costituisce anche elemento di sprono per una sana gestione della funzione pubblica e della pubblica amministrazione che vede esposti i propri dirigenti ad una responsabilità contabile non di poco conto, nel caso che pagamenti contabili vengano disposti in ritardo.
Avv. Domenico Damiani