D.L. 36/2025: La class action per chiedere allo Stato italiano il riconoscimento dei diritti di cittadinanza ai discendenti degli immigrati italiani da anni in lista d'attesa al consolato
Con il d.l. 36/2025 il Governo italiano ha deciso, di punto in bianco, di chiudere le porte a milioni di discendenti di figli di italiani che da anni attendono un appuntamento in consolato per ottenere il passaporto italiano. Sebbene sia ben noto alla magistratura e al Parlamento che le liste d'attesa ultradecennali presenti in tutti i principali Consolati italiani all'estero come San Paolo in Brasile, Buenos Aires in Argentina, Chicago, New York, Boston, Philadelphia negli Stati Uniti, fossero dovute esclusivamente all'incapacità amministrativa dei Consolati e dello Stato italiano di gestire i propri uffici, il Governo ha di fatto negato il diritto alla cittadinanza per discendenza.
Ora tocca a noi giuristi ed esperti del diritto tener fede al giuramento prestato e mobilitarci per difendere i diritti dei nostri concittadini nel rispetto e nell'applicazione delle leggi italiane.
Le liste d'attesa per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza iure sanguinis sono illegali!
È illegittimo negare, entro un termine ragionevole, il diritto alla cittadinanza ai discendenti di un cittadino italiano emigrato.
È incostituzionale togliere definitivamente il diritto di richiedere la cittadinanza per discendenza da antenato italiano a chi ha atteso per anni, subendo silenziosamente i soprusi della Pubblica Amministrazione.
Lo Stato italiano è responsabile nei confronti dei milioni di persone di origine italiana che hanno legittimamente fatto affidamento sui Consolati per vedere riconosciuto il loro diritto alla cittadinanza iure sanguinis, nonostante abbiano dovuto attendere decenni!
Lo Studio Damiani&Damiani, pertanto, non potendo più restare immobile di fronte all’oltraggio che il Governo ha fatto ai diritti umani, alla cittadinanza e ai diritti costituzionalmente garantiti, scende in campo e si schiera al fianco delle parti lese per aiutarle a far valere, in giudizio e davanti al giudice, il loro diritto ad essere cittadini italiani.